Sia che si tratti di un pezzo di musica da camera vero e proprio, o di un concerto con l’orchestra, o di un coro, pensare, ascoltare, reagire ‘cameristicamente’ è di enorme importanza, perché in questo modo si impara a conoscere meglio l’opera e l’insieme strumentale o vocale diviene più coeso. Molte orchestre promuovono la musica da camera perché attraverso di essa i musicisti imparano non solo a reagire alla bacchetta del direttore ma anche ad ascoltare le parti degli altri musicisti. La musica da camera è il punto focale della Società dei Concerti fin dalla sua fondazione nel 1855 quando si denominava Musikverein della città di Bolzano. Nella programmazione prevalgono nettamente le epoche del classicismo, del romanticismo e dei classici moderni, le epoche in cui sono sorte le grandi composizioni di musica da camera. Incursioni nelle epoche più antiche e inclusione della musica contemporanea completano il programma. La collaborazione con altri enti organizzatori come Südtiroler Kulturinstitut, Jëuni Mujiga de Gherdëina e la Società Filarmonica di Trento, rende possibile la comune realizzazione di progetti più grandi. La stagione concertistica prende avvio a gennaio e termina a dicembre.